Ancora una volta mi sono deluso, ancora una volta ho deluso e non ne esco, non v’e’ uscita dalla ragnatela da me tessuta nella quale giaccio inerte.
Poi devo piantarla d’ingozzarmi di colpe non tutte mie, non solo…
Manca il discernimento, l’equilibrio di capire, di sapere quanto devo bere dall’amaro calice prima di espiare le mie colpe, prima di poter alzare voce e sguardo e urlare basta.
Tutto e’ cosi’ inutile, inutile e banale…
E’ che non ho direzioni verso le quali incamminarmi, non piu’ e nel contempo non mi sento pronto ad arrendermi, fermarmi e finirla una volta per tutte di arrabattarmi perche’ niente cambia, niente.
Vorrei solo non combattere per fare uscire le parole, dare forma ai pensieri quando le parole e i pensieri sono la soluzione ma a che serve, a chi serve.
Ho provato davvero a cambiare l’equazione ma il risultato non cambia, non cambia mai maledizione e non me la sento piu’, non posso piu’ ricominciare il gioco al massacro del cambiare, discutere, contrattare.
Questa volta, questa ultima volta mi fermero’ sul bordo del fiume a vedere passare il cadavere, il mio…
A hundred other words blind me with your purity
Like an old painted doll in the throes of dance
I think about tomorrow
Please let me sleep
As I slip down the window
Freshly squashed fly
You mean nothing