Potrebbe persino essere vero che qui non vivo ma mi rifugio.
Sarei poi cosi’ deprecabile, sarei cosi’ inumano e deviato? Lo sarei davvero?
Poche cose ho imparato nella mia vita, ma tra queste c’e’ che una persona e’ cio’ che e’ 24 ore su 24.
Si, ci si maschera, ci si nasconde, indossiamo sorrisi piangendo e uccidiamo lo stomaco con la rabbia che vorremmo buttare fuori, ma dentro, dentro siamo quella persona al di la’ dello specchio, quell’uomo che al mattino si alza perche’ ha dei doveri e alla notte non dorme perche’ le ore passate non si placano mai, girano e rigirano per lasciarti veglio ed asausto al loro interno.
Ebbene che dovrei fare quindi?
Vivere la mia ora di “famiglia felice” come ora d’aria in premio?
Stendere le gambe sulla poltrona preferita e farmi raccontare la giornata da figli sorridenti, mentre la mogliettina in cucina sparge aromi per casa e il cane porta il giornale scodinzolando?
Magari qualche volta alla settimana, come se il resto del tempo non esistesse?
Come se quell’uomo oltre lo specchio non esistesse?
E allora cos’e’ per te la vita?
Forse un morso della migliore torta del mondo e’ meglio di nulla oppure senza mezze vie con quella torta ci si toglie l’appetito?
Lascio agli altri la risposta, io mi limito a porre la domanda e a sorridere dalla cima del mio trono, dal basso dei miei giorni…
I can hear the cry
Of the leaf on a tree
As it Falls to the ground
I can hear the call
of an Echoing voice
And there’s no one around
We’re two of a kind
Silence and I
We need a chance to talk things over
Two of a kind
Silence and I
We’ll find a way to work it out