Caldo, caldo asfissiante, pareti umide, depressione, sudore veleno viscido sulla pelle, sciabolate di sole da vetri incandescenti, pavimento cedevole, trappola per voglia di fuggire, salvezza e condanna, troppo stanco per decidere, troppo confuso per scegliere, annientarsi in azione da non compiersi, incompleto gesto.
Ogni musica e’ frastuono e di frastuono sembra composto volume d’aria arroventata a restringersi, collassare in materia d’enorme specifico peso, irrespirabile ossigeno, fiato di dea malvagia, mortale spira che toglie vita, sottrae energie nel nome di arcaico rito, nel caos generato, nell’orrore pasciuto.
Ogni canzone passa distorta tra mani che non sanno piu’ afferrare, tra braccia di cartone bagnato e fragili, occhi infiammati, abbagliati, perduti, irrimediabilmente persi tra figure distorte, bocche che s’aprono invocando chissa’ quali sortilegi, malefici per non comprendere, per disconoscere propria umanita’ nella perduta ragione.
Forse lasciare ogni oggetto immobile e’ soluzione, forse spegnersi nella culla vibrante d’oblio ed infecondo riposo potrebbe donare pace, forse sussurrare minuscolo basta e’ cataclisma quando niente piu’ si sa riconoscere, se tutto cio’ in cui si crede e’ eco disperso in greto fangoso, se ultime forze sollevano lacrime e null’altro verso costellazioni crudeli e curiose, spirali metafora di circolare esistere, percorso obbligato all’interno di tunnel senza fine.
Si incertezza, si confusione, si smarrimento e poco a poco disagio antico del quale non dimentico fetore e come belva acquattata nei recessi piu’ profondi dei pensieri ecco paura di perdere, terrore di smarrirsi urlanti e sconvolti su sentieri irriconoscibili e lontani, troppo lontani per tornare indenni dentro casa,
Poi rabbia, poi carne flagellata e a brandelli, poi pentagramma ricomposto, infine acqua gelida nell’inutile battaglia ancora una volta combattuta e vinta, nessun orgoglio, coerente in fondo nel frugale pasto del ritorno e questo si puo’ essere fregio, indifferenza come medaglia in sempre piu’ immobile e freddo petto.
I’ve got a plug in baby
Crucify my enemies
When I’m tired of giving
God is in me
With broken virtual reality
Tired of giving