Onirio

C’e’ chi afferma che i sogni siano incolori, chi esattamente l’opposto. Sono stato in quei luoghi e li ho confusi con me stesso, ho sentito voci e ho corso nei campi dell’impossibile e anche questo da qualcuno viene negato. Chi spiega cosa, chi definisce l’indefinibile, dove posso rintracciare quell’arcobaleno lontano nello sfumare dell’orizzonte, nei tramonti troppo illuminati per la notte a seguire. Non c’e’ punto d’arrivo eppure il solo osservare mi porta a casa, realizzato e sazio in un punto distante da tutto ma non da cio’ che ritengo sensato che il cosmo debba essere, punto di nulla nella distesa feroce della vita. Vi e’ una specie di trionfo nell’incompletezza dell’essere e forse e’ definibile maledizione, forse condanna, forse prezzo di umanita’ piccola e precaria ma se vero sia il destino innanzi a tutti allora limite e’ salvezza, stasi unica corsa possibile. 

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