Scintilla

Meccanicamente osservo dove non dovrei, scruto fin dove lo sguardo permette, coltivo ancora la voglia di un movimento fugace eppur partecipato.
Difficile desiderare in assenza di prospettive, sentirsi svuotato da non sapere di che riempirsi.
Potrebbe sembrare grassa sazieta’ oppure opulenza emotiva coltivata laddove non vi sono piu’ luoghi da visitare, emozioni da respirare ma cosi’ non e’.
E’ che il fine rimane valido eppure il mezzo latita nel percorso indefinibile che il giorno offre.
Capisco sembrino capriole nel nulla, ma se esistono due punti allora anche la retta che li congiunge parrebbe la scelta logica.
Logica… Come se vi fosse logica, come se oltre l’orizzonte esistesse qualche forma di vita, una minima parte di cio’ che aspettavo.
Mi rendo altresi’ conto di essere ingiusto, persino con me stesso seppur ridicolo, grottesco a tratti ma e’ anche vero che ho visto l’arcobaleno ed era li’ proprio tra il nero delle nuvole e il fango della terra, l’ho attraverasato, toccato forse e se mi sono illuso di trovarne la fine, e’ stata una bella illusione, un gioco ben riuscito, uno di quelli che aiutano a crescere, a stare bene, a non vedere quelle nuvole e quel fango, a non provare troppo dolore per quel paio d’ali strappato dalle scelte errate.
Mi scuso infine, solo per cio’ che sono pero’, perche’ sono stanco di farlo per colui che dovrei essere, per il ruolo assegnatomi in tempi diversi, in epoca luminosa seppur illusoria, quando gli arcobaleni li leggevi nelle fiabe, li sbirciavi nel cristallo, li sentivi sulla pelle…
We lived happily forever
So the story goes
But somehow we missed out
On the pot of gold
But we’ll try best that we can to carry on
A gathering of angels appeared above our heads
They sang to us this song of hope and this is what they said
Come sail away

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