E’ gia’ curioso stia qui, ora, per quanto sia demolito, per come mi sento, per la voglia che mi sostiene ma non e’ una ragione, nessun motivo.
Non riconosco piu’ nulla, non ricordo una nozione che una, non v’e’ ambizione alcuna e neppure desideri da cui attingere.
Ascolto canzoni pescate dal serbatoio inesauribile degli scarti in attesa di paradiso o inferno, sai il perche’…
Forse ho bisogno di stupirmi, di sentire un brivido, un pugno che mi faccia sanguinare copiosamente e chissa’ cos’altro.
Sono stanco, mortalmente stanco di guardare cio’ che mi circonda, poi lo faccio e mi accorgo di essere nauseato da cio’ che sono e vorrei mandare a farsi fottere cio’ che so e conosco, la deviata moralita’ che a forza ho inculcato tra gli angoli di cio’ che mi definisce, il senso del rispetto e della dignita’.
Fermo, composto, impettito e illuso di essere l’uomo giusto nel posto giusto, perfezione divina in bolla d’acqua invero.
Si, fermo, fai girare la realta’, le frequenze, le vibrazioni… Io posso, io devo…
E’ solo volume che si deve alzare, pavimenti che devono sussultare e la testa esplodere in tutte le direzioni, quei percorsi da intraprendere e finirla una volta per tutte di adoperare gli occhi sbagliati per guardarle.
Roccia che cade, acciaio che ammacca, terra che scivola e raggiunge un luogo che non e’ il centro ma neppure inutile periferia e forse e’ punto di partenza, ritrovo senza destinazione ma che importa, chiudendo gli occhi una strada la trovero’ di sicuro.
And if you think I