Incomprensibili eventi e noiosi sviluppi.
Quando le sfide divengono piatta cacofonia, informe contenitore di nulla, mal di testa pungente e null’altro allora bisogna cambiare.
Ammettere la propria normalita’ non e’ pero’ semplice e cosi’ rifugiarsi nel riguardo, circospezione d’intenti e sostanza, vuoto a perdere di giornate solo in apperenza diverse.
Almeno vorrei capire quale pezzo non combacia anzi basterebbe essere certi che esiste un pezzo fuori posto.
Illusione di anni che dovrei scordare o indugio opportuno se proprio non meditato?
Effluvio di fumo ancora sulle pareti e gia’ a dirsi che niente e’ uguale, abbaiate piu’ simili a latrati soffocati ed ecco il nuovo eroe, del nuovo tempo, dell’infinito mondo.
Quanto puo’ cambiare l’ordinario osservandolo con occhi diversi o l’ennesimo inganno d’inquieta veglia, taglia le gambe a raffronti inopportuni.
Dormire, dormire, dormire…
Risolve, si risolve ma non cura perche’ solo cio’ che non esiste tacita i bisbigli delle ossa, dello stomaco, di sensi abbandonati al sole di una finestra aperta sul passato.
Non so bene non so cosa
non so quando non so dove
non so pi