A volte sono in sintonia con qualcosa, mai con me.
Rari ma esaltanti momenti in cui piccola ma importante fetta della vita si incastra magicamente in quadro piu’ ampio ed universale.
Ruota traslucida, spazio mai creato eppure e’ piu’ vero del vero ed essere tutt’uno nei colori, nelle forme, nei suoni, nei concetti, nelle parole si, nelle parole finalmente comprensibili e non piu’ dittonghi sconnessi spesi ad uso e consumo di chi ascolta senza sentire.
E’ massa fluida dai movimenti prevedibili, plasma le cui azioni e reazioni mi sono note, mistero che nasce da sorpresa non fantasia, oscillazione geometricamente definita, solo tracciata, solo percorsa ma tra due punti infinite curve s’intersecano e danzano e conosco quei passi e ballo a mia volta, leggero, leggero come non mai, come non potrei altrimenti essere.
Forse perche’ nulla posseggo m’inebrio nel controllo, interfaccia costata tanto ma che importa adesso, ora che sono esattamente nel punto in cui ho sempre voluto essere.
Come adrenalina fluisce e defluisce, lampo, scossa di nervi, tremore di energia che sfoga la propria essenza sfondando carne e presente, poi fiato corto, poi forme che ritornano, poi percepire il sangue, il motore che non si ferma, non si ferma mai e infine verde e asfalto tutt’attorno.
Non so esattamente se puo’ bastare ma faccio finta di si e tiro dritto perche’, perche’ potrebbe essere vero, potrebbe essere piccolo eden dei giusti, maschera blu indossata senza inganni, senza compromessi, puro come ero, come sono sempre stato.
We stand in a different light
That’s cast upon this gigolo and gigolette
We stand with a different frame around us now
But when we talk we talk in time
We shine with profiles so strong and so clear
And when we move we move in time
Won’t fade like pictures that come back again