Sospeso su un accordo lunghissimo mi sento felice, al sicuro, protetto dalla tentazione di svendere ricordi sbriciolati in coriandoli multicolori, virati leggermente al grigio magari, solo un po’.
Potrei persino illudermi che la ruota non giri oltre e che la testa cessera’ di girare con essa, abbandonarmi si, abbandonarmi, lasciarmi cadere morbido senza timore di non potermi rialzare piu’.
Non so se potrei realmente farlo perche’ sono troppo vecchio, troppo cosciente di me e onde ghiacciate hanno consumato la voglia di sole, di calore.
Si e’ vero, non posso piu’ essere determinato e incosciente e troppo, troppo, troppo, troppo presto mi hanno insegnato a non esserlo e a volte basta un 45 giri, un telefono bianco, la calda primavera che lascia spazio all’estate.
Troppo forte per farmi male, troppo debole per essere ferito: la corazza ha giunture logore vulnerabili e si, si, lascia stare li’, li’ com’e’, chiudi gli occhi, piano.
Oggi puo’ bastare, puo’ andare bene cosi’ come stanno le cose e domani nuovi accordi e la primavera sempre piu’ lontana, un giorno in piu’…