Posti in cui andare

Tornando a casa guardavo il cielo, lo faccio sempre del resto.
E’ un momento banale ma e’ un momento mio e in questa epoca di immense emozioni e gesti eclatanti, qualcosa di cosi’ piccolo e’ faro in buio profondissimo.
Gia’ banale, mortalmente banale…
Banale il cielo grigio solcato da profonde striature azzurre, banali le cime degli alberi leggermente piegate da un vento dolce ma persistente che sapeva di buono e come non definire altrettanto banale il bagliore malato ma ancora potente a ovest di un sole stanco ma con tanta voglia di esserci.
Quanto puo’ essere banale specchiarcisi dentro, proprio li’, proprio ora che si avvicina la mia di tempesta.
Sono nella fase del vento, quello crescente, nuvoloni grigi, veloci e luce che lentamente e’ destinata ad eclissarsi.
Ormai lo so, ormai sono pronto, ormai controllo la rabbia e la paura, ormai e’ quasi diversivo, quasi amico.
In fondo e’ divenuta una delle cose che so fare meglio, persino il mio orgoglio a ben guardare ne gioisce ma non cambia l’essere come nuvole sempre nere, sole sempre piu’ spento, vento sempre piu’ impetuoso.
Mi chiedi come sto…
Sono un sole che non scalda, una nuvola che copre senza bagnare, brezza che aspira a tempesta.
Sono solo molto stanco, sono molto debole e sto terminando i sogni a mia disposizione…
Well I’m feeling nervous
And I find myself alone
The simple life’s no longer there
Once I was so sure
Now the doubt inside my mind
Comes and goes but leads nowhere
Just when I think I’m winning
When I’ve broken every door
The ghosts of my life
Blow wilder then before
Just when I thought I could not be stopped
When my chance came to be king
The ghosts of my life
Blew wilder than the wind

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