Immagini da concerti non troppo lontani ma non c’e’ rimasto abbastanza ritmo nel braccio, non abbastanza forza per spremere almeno un po’ d’adrenalina.
Chitarra acustica e forse dovrei abbandonarmi un po’ se potessi fermarmi davvero e non parvenza di calma nemmeno esteriore.
E’ quando girare a vuoto stanca caricando peso dell’inutile e cio’ che fa piu’ male e’ stornare dare con avere mediandolo con quanto rimane del giorno e immeritatamente i conti non tornano.
Scaricare inutile vivere su chi non merita aggrava e insopportabile fardello peggiore delle forze necessario a sostenerlo e ammetto vorrei fuggire qualche ora da me stesso.
No, non e’ codardia, necessaria ricarica che vorrei fosse di orologi senza lancette, silenzio totale e oceano di luce da smorzare con parole scritte dalle quali imparare, divertirsi, emozionarsi.
Sono banale e retorico, un po’ compiaciuto magari ma la mia supernova e’ composta da vento caldo e luogo in cui nessuno domandi e con nulla da domandare, contemplazione di bianche macchie fino a non poterne piu’, sino a stancarmi di cio’ che intimamente non desidero.
Poi cosa sono i desideri se non stupidi clown capaci di nascondere piccole verita’ dentro grandi menzogne, veloci salti per celare copiose lacrime, illusioni peregrinanti, apolidi bisogni di giorni in cui desiderare aveva ancora un senso.
Poi che senso ha desiderare se gia’ ogni desiderio appartiene a queste mani che non sanno piu’ afferrare, sfiorare, accarezzare, solo distruggere, tremanti artigli fatti da carne, ossa e frustrazione.
Io sono solo questo e se ho da offrire di piu’ allora c’e’ un tempo lontano da raggiungere, terra di minimalismi e semplici ieri perche’ l’oggi appartiene a domini a me ancora sconosciuti…
When I was younger, younger than before,
I never saw the truth hanging from the door.
And now I’m older, see it face to face.
Now I’m older, gotta get up, clean the place.