Libreria impolverata

Riconosco un solo profumo, ma quel profumo vale tutto cio’ che sono.
Non importa dove mi trovo o quanto tempo sia passato ma accade che la realta’ si contragga al momento in cui il profumo, no il Profumo, entro’ nella mia vita.
C’e’ l’inverno e il fuoco dentro, lenti tornanti, scale di legno e giorni che non posso dimenticare.
Ci sono segnalibri nella memoria, passaggi obbligati a cui sottostare davanti ai quali fermarsi e riflettere, ricordare, un po’ sognare, ancora chiedersi cosa diavolo si e’ divenuti, quanto si e’ invecchiati nel frattempo.
Piu’ ci penso e comprendo quanto tempo ho sprecato, occasioni gettate via per trovare quanto era li’, vivo e presente e allora sia catarsi e intesa con la disperazione di un ricordo mai arido, caposaldo di migliaia di azioni a venire.
Incantato, vorrei almeno una risposta, conferma nella rinnovata e mai doma fuga in un luogo meno doloroso, forse meno intenso e vivo, piu’ normale, ordinario magari, quando ordinario esalta e non deprime il concetto.
Il Profumo e’ ancora qui, qui con me, sempre con me anche quando lo dimentico, lo ignoro, lo nascondo ed e’ meglio non ci pensi troppo perche’ potrei scoprire che non ho mai avuto niente di meglio, niente di piu’…

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