Il giorno dalle colline

Caos e ordine, due forze opposte che non possono annullarsi, non sanno annullarsi, non devono annullarsi.
La mia cultura, la mia indole, le mie abitudini convergono verso l’ordine e la precisione, ma quanto e’ stato inutile, futile ricerca di uno schema che porta all’assenza di schema.
E cosi’ ogni cosa si ribalta, segue smarrimento, disorientamento e riflusso emotivo che come mare in ritirata scopre sabbia bagnata, appiccicoso fango da pulire, spatolare lontano, inutile scarto di fresco blu.
Attendi l’onda, conta i secondi, non rimanere troppo deluso se all’arrivo ti bagna appena o all’opposto imprevedibile non lascia nulla d’asciutto.
Forse non e’ mare, non e’ onda, non e’ l’incontrollabile ciclo delle maree, forse e’ luogo, situazione, proiezione ed aspettativa e se cosi’ fosse allora non c’e’ direzione in cui guardare o silenzio dove nascondersi perche’ la soluzione e’ lontana, la soluzione e’ diversa, la soluzione e’ estrema e duratura.
Si, forse, forse e’ tutto sbagliato e tutto giusto e se fuga coincide con restare, se fossero giochi di bimbo, trucco di vecchio clown, giornale alzato dal vento allora cosa potrei rimetterci se non l’ennesima vita perfetta, nel perfetto mondo, nel perfetto tempo.
Forse o forse il richiamo che sento non e’ eco di stelle nella notte di luna nuova, non e’ il bisbiglio sommesso di uccelli stanchi di emigrare, neppure risate dietro porte sigillate e forse, forse e’ chiudere gli occhi sul ciglio di precipizio e dopo l’ultima preghiera, immolarmi alle correnti ascensionali e all’ennesima illusione.
Cosa e’ successo?
Come ci sono arrivato qui?
Il dolore…
Cosi’ inatteso e immeritato, mi aveva chissa’ perche’ snebbiato la mente
Mi resi conto che non odiavo l’anta della credenza,
odiavo la mia vita
la mia casa, la mia famiglia, il mio giardino, la mia falciatrice…
Niente sarebbe mai cambiato…
Non mi sarei potuto aspettare niente di nuovo…
Doveva finire e fini’.
Ora, nel mondo oscuro in cui dimoro
Cose orribili, cose sorprendenti
e a volte piccole cose meravigliose
traboccano continuamente verso di me
…e non posso contare su niente…

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