Se fosse storia, introduzione descriverebbe rocce vulcaniche appuntite e nervose cosparse di licheni ammuffiti sotto un cielo grigio e noncurante che vomita pioggia sottile e pungente.
Musica di ottoni pesanti e timpani ad incessanti colpi percorrono lungo strapiombo in mare color morte e schiuma che come brodo primordiale genera incubi e veleno.
Aspettarsi un cambio di tonalita’, viaggio tra mezzitoni come crepe che impreziosiscono immensa cattedrale, ruga che rende vero e difendersi e’ ripensare a video assolato con gente che balla, magliette colorate, pompe di benzina e nella confusione qualche nota passa e pare pioggia che scava montagne furiose.
Mi invento tra schermo e fredde coperte, paralisi, stretti respiri, non coordino, non coordino bene e lettere sbagliate precipitano su giuste parole, funambolo resto in equilibrio tra infiniti strapiombi e se fossi folle potrei persino divertirmi, anfibio affogare che e’ limbo di un esistere indefinito e in fondo, poco interessante.
Osservo punto centrale che equidistante si sposta con me mentre sfondo scivola laddove e’ sfiorare di dita ma irraggiungibile da corpo progressivamente consapevole d’inutile sforzo ma la vera morte e’ altra ed e’ pregna di lustrini e lucette, bacetti rosa e freddi, sorrisi sguiaiati, umido, umido ovunque su appiccicoso abitare.
Labbra piegano disprezzo e non freno disgusto, nemico dell’ultima ora giusto per non fermarsi mai, per non illudersi neppure un minuto che bianco marmo puo’ essere arredamento al pari di intonaco crepato e scrostato perche’ potrei persino progettare, strutturare, riarredare, elaborare e sarebbe luogo immacolato, pura struttura, calcolo invariabile eppure non potrei rinunciare a caos che potenziale sfonda pareti di flaccida tranquillita’ rigettandomi tra rocce e licheni perche’ se mia e’ terra di confine allora guardiano consento e permetto, osando per vincere, osando per perdere, immortale per esserci.
And i find it kind of funny
i find it kind of sad
the dreams in which i’m dying
are the best i’ve ever had
i find it hard to tell you
‘cause i find it hard to take
when people run in circles
it’s a very very
mad world