Dove e se

Verso l’ora di cena un’ora prima del tramonto, ritrovo un piccolo pezzo di qualcosa che non so bene che sia ma che insisto a cercare, a volere.
E’ una specie di magia, un incanto che avvolge esseri viventi e non, un mistero che non so svelare, colgo appena come un fiore troppo delicato persino per essere annusato.
C’e’ quel momento in cui le persone smettono di arrabattarsi e si chietano davanti a qualcosa, cibo o televisore che sia.
C’e’ una frazione di secondo dove la moltitudine di uccelli si riduce in sparuti richiami sempre piu’ sospesi, sempre piu’ lontani.
L’aria e’ fresca, degno preludio all’imbrunire e i colori cambiano, impastano il cielo con la terra, le nuvole con le ombre e proprio quando lo scorrere dei secondi si fa piu’ evidente, proprio li’ il tempo si ferma, la luce si ferma, la vita si ferma.
Aroma di erba fresca a volte, altre di camomilla, come se persino i profumi si alzassero per congiungersi al loro giaciglio.
E’ una sfera lanciata in aria, lo zenith della parabola, la sua stasi e il riconoscere in quel momento di equilibrio assoluto la via per ritrovare il proprio massimo nella curva dell’esistere.
Mi sento molto, molto infelice eppure cosi’ contento, cosi’ pieno di gioia.
Immenso il baratro che solitudine scava, eppure sono in sintonia con quanto vedo, con cio’ che sento.
Forse in quel singolo punto in cui tutti i valori di moto e realta’ si invertono, proprio in quel punto i desideri e le paure divengono uno e l’impetuosa onda dei pensieri s’infrange con violenza sugli scogli del giorno che muore e noi con esso.
Cosa rimane dentro non so, me lo chiedo anche adesso.
Probabilmente dovrei chiudermi anche io nel televisore, nella consapevolezza che banalmente e’ il susseguirsi di luce e buio, semplice e antico quanto la terra stessa, eppure in quella semplicita’, in quella banalita’ ancora mi perdo, ancora ci soffro, ancora so scoprirmi sereno, ancora mi riconosco.
Ma… dici che i sogni non hanno potere qui?
Dimmi Lucifero stella del mattino… chiedetevi voi stessi, tutti voi…
Che potere avrebbe l’inferno se quelli imprigionati qui non fossero in grado di sognare il Paradiso?

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