Deve essere li’

Come tra cristalli, immobile per non turbare, non guastare, non agitare, non fare male.
Inopportuna sensazione d’inutile presenza, ruolo non voluto ma cercato nei fatti anche se non nelle intenzioni.
Non amo questo stato di cose e mi aggiro nervosamente tra il pattume sparso di cio’ che rimane dopo l’ennesimo fallimentare giorno.
Sinergie tra passato e presente, ricordi che si fanno attuali e trappole nelle quali non finiro’ mai di cascare e cosa altro rimane del resto se non la costanza dei miei sbagli.
Consapevolezza non rammarico e per questo una tranquillita’ forse immeritata o forse l’unico frutto che il mio albero puo’ produrre e gustarlo puo’ essere poca cosa ma persino importante.
Piccolo habitat e tenero incedere di coscienza determinata se non forte e mi fermo qui, mi accontento di questo.
Incomprensione di parole sotto incipiente apatia o forse apparente apatia.
Troppo fermo, troppo soddisfatto, non resa ma restio a sbilanciarmi in posti anche solo diversi, figuriamoci ignoti ed e’ un limite, un forte limite allo spirito inquieto, all’aria mai troppo calda o fredda che respiro a pieni polmoni, irrorando sangue e pensieri di realta’ non abbastanza reale, non quanto vorrei almeno.
Time slips away
And the light begins to fade
And everything is quiet now
Feeling is gone
And the picture disappears
And everything is cold now
The dream had to end
The wish never came true
And the girl
Starts to sing

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