E’ una linea che non riesco a passare cosi’ come l’adrenalina non scende e non c’e’, non c’e’ nulla che mi calmi.
Gli occhi non percepiscono le giuste forme, i giusti colori.
Certa materia pare composta da vapore, altra piu’ densa del diamante e ho perso i legami fisici e logici di buona parte attorno.
Le mani, le mani sembrano strane, curiosi segni che non riconosco, nuove forme inseguono sentieri scavati di fresco, eventi veloci, forse troppo veloci, cosi’ veloci che non so.
Strano, in circostanze simili so rilassarmi, so carpire schegge di domani e possederli oggi ma evidentemente non oggi e non resta altro che un telo bianco e poca vernice.
Vetro opaco e zigrinature e cosi’ un tocco di cio’ che e’ stato che non guasta mai…