Cosi’ divertente

Dalle cassa una voce dolcissima ma aliena.
Suoni ipnotici e delicati, seta su seta ma alcun significato noto.
Sforzarsi di ascoltare ma vedere solo divergenti raggi di luce dal centro esatto della nuvola innanzi ai miei occhi.
Sforzarsi di capire, comprendere una parola, tramutare suono in discorso per infine giungere che ero io incapace di ascoltare, troppo il bisogno di lasciarsi andare senza bisogno alcuno di proseguire oltre.
Percorrere lo spazio come il tempo, una sola direzione, una sola costante velocita’, immutabile e precisissima scansione di vita, metraggio i cui fotogrammi delineano quanto rimane alla fine del film, alla fine di cio’ che resta.
Io non ho visto, invero neppure sperato.
Soggiogato dagli eventi scopro costanti universali come unica protezione e con esse tento di ristabilire un ordine naturale delle cose ma e’ illusione, illusione, stupida illusione di chi non comprende l’aggiungere una unita’ sull’altra ed e’ cosi’ che dovrei agire, comportarmi, adeguarmi.
Uno su uno, kilometro su kilometro, giorno su giorno, musica, parole, immagini, cibo, letto poi cos’altro?
Dimenticato nulla? Gia’ piena la valigia? Gia’ carico il bagagliaio?
Qualche tramonto, molti lampi, troppi tuoni rimasti nei cassetti ma so che tornero’ a prenderli o a spargere nuova naftalina, fa sempre meno differenza e comunque l’odore di stantio non cessa di farmi lacrimare gli occhi stanchi, sempre piu’ stanchi…
Broadcast me, scrambled clean
Or free me from this flesh
Let the armchair cannibals take their fill
In every cell across wilderness
We’ll trip such a strangled tango
We’ll waltz a wonderland affair
Let’s run to meet the tide tomorrow
Leave all emotion dying there
In the star cold beyond all of your dreams

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