E’ forse il viaggio piu’ importante della meta?
Perche’ no, potrebbe anche essere in fondo.
Certamente e’ da discutere quale sia la meta o forse ancora piu’ importante, se questa meta esiste e se ha senso raggiungerla.
Ammetto che gli arrivi mi lasciano perplesso perche’ qualcosa finisce, finisce sempre e se inizia e’ a scapito di altro.
E’ che si e’ perso il gusto del viaggio, questa e’ la verita’ e nella opulenta corsa quotidiana, nessuno ci ha insegnato a guardare da cio’ che ci contiene.
Non mi si parli di tempo, di circostanze, di opportunita’; e’ educazione che manca, illogica conseguenza di ingranaggi sbagliati nella giusta macchina che se ne dica.
Poi non seguo nei fatti i miei pensieri e me ne pento, ma sovente e’ lampo che manca e arriva, si arriva qualche volta.
Cosa mi trattiene questa sera dal respirare aria calda in compagnia di auto lontane, gatti randagi e rami agitati?
Forse scrivere, forse la voglia di dormire, il desiderio di leggere ma piu’ di tutto l’insano vincolo di chi ancora non sa dare valore al proprio tempo, di chi non ha idea che il tempo e’ quanto di piu’ prezioso abbiamo.
Are you such a dreamer?
To put the world to rights?
I’ll stay home forever
Where two & two always
makes up five
I’ll lay down the tracks
Sandbag & hide
January has April’s showers
And two & two always
makes up five